Adoriamo visitare Milano attorno a Ferragosto: la città si svuota e tutta diventa più sereno e accessibile. Anche quest’anno abbiamo improvvisato la nostra gita in città con l’intenzione di portare con noi Atena, la nostra galghetta.
Ma abbiamo dovuto lasciare a casa il nostro amico a quattro zampe.
Visitare Milano con un cane: i trasporti pubblici
Il modo più semplice per muoversi a Milano è senza dubbio con i mezzi pubblici. Per la verità a Ferragosto anche l’auto diventa una soluzione accettabile, ma lasciarla a casa per un giorno non può che far bene all’umore e all’ambiente!
Siamo arrivati a Milano con il treno: qui i cani sono consentiti. Trenitalia accetta gratuitamente gli animali domestici a bordo se condotti mediante un trasportino che non superi le dimensioni di 70x30x50 cm.
Anche i cani di taglia media e grande possono viaggiare sui treni di Trenitalia, purché al guinzaglio, muniti di museruola e con i certificati di registrazione all’anagrafe canina e libretto sanitario, ad un costo che corrisponde alla metà del prezzo di un viaggio per adulti in seconda classe.
Attenzione! Sui treni regionali i cani non possono viaggiare durante i giorni feriali nella fascia oraria 7.00 – 9.00.
Condizioni analoghe anche su Italo. Qui è necessario prenotare per il loro trasporto al Contact Center “Pronto Italo” al numero 06 07 08 fino a due ore prima della partenza. In questo caso per i cani oltre i 10 chili viene applicata una tariffa fissa di €50.
Sui mezzi pubblici ATM di Milano da giugno 2019 i cani possono viaggiare gratuitamente a qualsiasi ora. Ovviamente, rimane l’obbligo di guinzaglio e museruola.
Quindi, fino a qui, la presenza di Atena nella nostra gita a Milano sembrava una certezza. Ma…

Visitare i musei di Milano con un cane
… è quasi impossibile!
Per il nostro Ferragosto a Milano avevamo tre opzioni: il Castello Sforzesco con la mostra Leonardo mai visto, la Triennale o la Pinacoteca di Brera.
In tutti e tre i casi l’accesso è vietato ai cani. L’unico a permettere un ingresso parziale è il Castello Sforzesco, dove i cani possono entrare nelle aree esterne.
Prima di abbandonare definitivamente l’idea di portare con noi Atena, ho controllato anche le mostre in corso a Palazzo Reale e al Mudec. Anche qui, tuttavia, gli animali non sono ammessi, ad eccezione del piano terra del Mudec.

Cani in città d’estate
In realtà, Milano è una città che in periodi non troppo caldi offre comunque belle passeggiate con i nostri amici pelosi. Nei tanti parchi cittadini i cani sono ammessi e nel Parco Sempione ci sono due diverse aree cani a seconda della taglia.
Passeggiare per le vie di Milano alla scoperta di scorci affascinanti, dal Duomo, ai Navigli, è sempre piacevole, così come portare il proprio cane con sè per sfrenate giornate di shopping. Sono davvero tanti i negozi e i locali che accolgono con piacere gli animali da compagnia.
Tuttavia, alla fine abbiamo deciso di non portare con noi Atena a Milano per Ferragosto per non esporla all’eccessivo calore di strade e marciapiedi. L’asfalto del suolo cittadino può raggiungere temperature molto elevate che noi non percepiamo, ma i cani, a diretto contattato con la strada, possono andare incontro a vere e proprie ustioni.
Così, Atena ci ha aspettato a casa mentre visitavamo una Milano splendente, dove si incontravano solo turisti stranieri e le commesse si rivolgevano a noi in inglese. Salvo poi regalarci un larghissimo sorriso di sollievo quando scoprivano che eravamo italiani.

Alla scoperta della Triennale di Milano
Abbiamo scelto di visitare la Triennale di Milano e siamo rimasti molto soddisfatti. La Triennale, nata nel 1933 nell’attuale Palazzo Bernocchi, ha l’ambizioso obiettivo di fare incontrare l’arte con l’industria e la società contemporanea.
Al momento della nostra visita, oltre alla collezione permanente dedicata al design italiano, erano presenti due mostre che invitavano a riflettere sui cambiamenti climatici.
La prima Broken Nature, si apriva con due maxischermi che confrontavano la condizione di diverse aree del mondo a distanza di anni: ghiacciai che si ritirano, laghi che spariscono, campi che sorgono nel deserto diventano realtà innegabili davanti a queste immagini.
All’interno della mostra La nazione delle Piante ho scoperto che l’uomo soffre di Plant Blindness, ovvero di cecità selettiva verso le piante: non si muovono e non ci minacciano, quindi, semplicemente, l’evoluzione ha fatto sì che l’uomo le ignorasse. E a causa di ciò, abbiamo finito per non ritenerle importanti.
Il percorso completo di visita della Triennale dura circa quattro ore. Al suo interno è presente anche un caffè ristorante che si affaccia su Parco Sempione e su alcune opere d’arte esposte.
Un luogo interessante e stimolante dove riflettere e stupirsi dell’ingegno e della creatività umana. E non solo.