Le Cinque Terre sono una delle mete italiane più conosciute a livello internazionale. La splendida asprezza delle coste, i profumi della macchia mediterranea, una vegetazione spontanea degna dei migliori giardini e quelle case colorate che si offrono sfacciatamente al sole del mezzogiorno non lasciano mai indifferenti.
Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso: sembra una di quelle tiritere che si recitavano da bambini. E invece no, sono i nomi dei borghi che compongono le Cinque Terre, uno dei tanti vanti della Liguria. Ognuna ha le proprie caratteristiche e tutte sono indubbiamente bellissime, ma la mia preferita è senz’altro Vernazza. Non è sempre stato così: da adolescente mi piaceva Monterosso perché gli spazi erano più ampi e il paese più popoloso. Invecchiando i gusti cambiano e oggi il piccolo borgo di pescatori di Vernazza mi incanta. Deve aver fatto lo stesso effetto alla Disney, se proprio lì hanno ambientato il loro ultimo cartone animato, Luca.
Sono partita per le Cinque Terre in un giorno qualsiasi di maggio, sfinita dal lockdown e in cerca di aria pulita. Non appena il treno è sbucato sul mare ho sentito che quel pezzo di piombo che gravava da giorni sul mio stomaco all’improvviso si era sciolto. Alzando lo sguardo dall’ultimo scalino della stazione di Vernazza, ho visto la via principale del paese e ho capito di essere davvero libera, nonostante la mascherina e le mani impiastricciate di disinfettante.
Era martedì e lungo la via c’era il piccolissimo mercato con frutta, pesto, pasta e formaggi locali, vestiti e tanti piccoli accessori colorati. La gente chiacchierava sotto il sole, mentre il vento che arrivava dal mare portava il profumo della salsedine incurante della FP2. Ero talmente ipnotizzata da questa luminosa normalità che non ho neppure riconosciuto l’amica ad un metro da me che mi stava chiamando!

Cosa fare a Vernazza
Vernazza è un luogo di beatitudine, soprattutto se si ha la fortuna di viverla con pochi turisti. Va vista per la sua incredibile bellezza: un minuscolo villaggio di pescatori incastonato in un porto naturale circondato da una rigogliosa e profumata vegetazione spontanea. Impossibile non fotografarla!

Rispetto alle altre “piccole” Cinque Terre ha anche una vera e propria spiaggia, in parte sabbiosa in parte fatta di scogli. A dire il vero le spiagge sarebbero due: alla seconda si arriva attraversando una piccola grotta nel centro del paese, ma non sempre è accessibile.
Dal porticciolo partono anche diverse escursioni in barca che arrivano fino a Porto Venere. In alta stagione il personale delle diverse agenzie è presente proprio nel porto per la vendita dei biglietti. In generale è sempre bene informarsi prima di partire: facendo una rapida ricerca su Internet si trovano diversi tour operator che offrono queste esperienze. Gli appassionati di pesca possono trovare anche questo servizio.
Per chi visita Vernazza e le Cinque Terre nelle belle giornate invernali o durante la mezza stagione, consiglio senz’altro le passeggiate nel Parco delle Cinque Terre. Si possono fare anche d’estate, ma il caldo è molto intenso e l’ombra poca. In particolare, il sentiero Verde Azzurro che unisce Monterosso a Corniglia offre scorci davvero spettacolari. A causa dei costi elevati dovuti all’alta manutenzione ordinaria del passaggio, l’accesso è a pagamento: è necessario acquistare la Cinque Terre Card che da diritto per uno o più giorni ad alcune agevolazioni sul territorio. Se pensate di utilizzare più volte al giorno bus e treni che collegano le diverse località, potrebbe essere utile spendere qualcosa in più e acquistare la Cinque Terre Treno che da diritto a corse illimitate per 1, 2 o 3 giorni.
Oltre al sentiero Verde Azzurro da Vernazza partono altri sentieri verso l’entroterra che fanno tappa ai borghetti e ai santuari che si trovano in seconda linea rispetto al mare. Da qui si vedono panorami mozzafiato… se il fiato lo avete ancora dopo gli infiniti gradini dei sentieri liguri!!!
Sì, perché una delle particolarità di questi luoghi è che le montagne si gettano a capofitto nel mare e ogni metro verso l’entroterra è stato letteralmente strappato ai dirupi. Quindi, se non siete allenati, prima di imboccare un sentiero consultate bene le cartine e le curve di livello o chiedete all’ufficio informazioni che si trova presso la stazione ferroviaria.

Come arrivare a Vernazza e alle Cinque Terre
E a proposito di stazione, questo è anche il modo migliore per arrivare in paese. Ovviamente c’è una strada che porta fino all’inizio del borghetto, ma non posso che sconsigliarla: è strettissima, piena di tornanti e dissestata. In molti punti due macchine non passano, quindi c’è il rischio di dover fare retromarcia fino alla prima piazzola tra curve e scarsa visibilità. Inoltre, una volta arrivati in fondo, i parcheggi sono davvero ridotti e uno, in alcuni periodi dell’anno, è anche chiuso.
Molto meglio optare per il treno. Da La Spezia e Levanto partono diverse corse all’ora (dipende dal periodo dell’anno, consultate sempre gli orari) che fermano in ciascuno dei cinque borghi. Il prezzo per i non residenti è fisso: €4 a corsa. Nei periodi di alta stagione i treni sono spesso molto affollati, soprattutto negli orari centrali della giornata, organizzatevi per tempo.
Alle Cinque Terre con il cane
Come ho detto Vernazza è un borgo davvero piccolo, stretto tra rocce e mare e spesso molto affollato. Le spiagge non sono accessibili agli animali e bar e ristoranti, anche all’esterno, hanno spazi piuttosto angusti. Gli appartamenti che accettano animali non sono molti. In generale, mi sento si sconsigliare un soggiorno con un cane: troppa gente e pochi spazi adatti a lui. Siamo venuti in giornata con Atena un paio di volte, ma non si è mai sentita a proprio agio tra la moltitudine di gente.
Se volete visitare il Parco delle Cinque Terre con il cane, probabilmente la scelta migliore è quella di spostarsi nei paesi dell’entroterra, tra i boschi e i terrazzamenti. Noi abbiamo soggiornato a Groppo e Volastra, vicino a Manarola, e qui Atena ha trovato aree verdi e passeggiate tranquille.