Non c’è autunno senza SMAU e anche quest’anno non potevo mancare all’appuntamento dal 24 al 26 ottobre con la Fiera dell’innovazione e della tecnologia di Milano.
Cosa ho visto di nuovo? Le startup erano tante, soprattutto nel mondo della salute: dall’anello che dialoga con lo smartphone e mantiene monitorati tutti i parametri vitali, ad un’app che realizza la mappatura dei nei della pelle e segnala anomalie. Sanità e biotecnologie sono frontiere essenziali per il futuro di tutti e qui erano di certo ben rappresentate.

SMAU 2017 – Sanbot ELF
Ma veniamo alle cose più appariscenti. Il primo “gadget” che mi ha strappato fotografie è stato Sanbot ELF : un robot che parla e interagisce con le persone che sembra uscito direttamente dai cartoni animati! Bellissimo!
E’ in grado di rispondere a delle domande – le cosiddette FAQ – precaricate in un’infinità di lingue. Viene utilizzato per aumentare l’interazione con clienti e visitatori. Già, le persone interagiscono di più se ad attenderle davanti al negozio c’è un robottino piuttosto che un “buttadentro” umano!
Viene utilizzato negli ospedali, nelle scuole e nei ristoranti, dove addirittura passa tra i tavoli a prendere le ordinazioni e ad effettuare i pagamenti. E’ dotato di un “viso” che simula alcune espressioni umane e di uno schermo frontale dove possono essere ricercate o inserite informazioni, a seconda delle necessità, o trasmesse immagini e video.
Purtroppo siamo ancora lontani dal robot-colf che sto aspettando con impazienza, ma … sicuramente si è meritato tutto il mio interesse!
Il futuro della realtà virtuale

SMAU 2017 – Realtà virtuale
Se Sanbot ELF è stata la prima cosa davvero interessante che ho visto all’ingresso dello SMAU, questa macchina per realtà aumentata è stata l’ultima. Lì per lì non l’avevo notata, nonostante le dimensioni notevoli. Poi, poco prima di uscire, ho visto un ragazzo che si faceva imbragare e indossava il visore… ed ho capito.
Il computer stava riproducendo un ambiente desertico, dove evidentemente si nascondevano dei nemici, perchè ad un certo punto il giocatore si è messo a sparare all’impazzata. Quando correva il tappeto della macchina si spostava come una sorta di tapis rouland, ruotando però in tutte le direzioni in cui il ragazzo decideva di andare. Ecco perchè era stato imbragato e “legato” alla struttura: con gli occhi immersi nella realtà virtuale, se non viene creato uno spazio neutro e sicuro, è inevitabile farsi male.
Incontri interessanti
Come ogni anno, io ero allo SMAU per seguire i workshop e le conferenze sulla comunicazione, marketing e giornalismo e, come ogni anno, ho trovato interventi e tematiche molto interessanti.
Da buona giornalista ho iniziato la mia visita ascoltando Diomira Cennamo e Carlo Fornaro parlare della nuova frontiera della professione: il giornalismo d’impresa. Ovvero, in un mondo in cui tutti sono diventati editori di sè stessi, le imprese devono produrre contenuti chiari, trasparenti, onesti e verificati.
Le imprese hanno un assoluto bisogno di brand journalist, ma il mondo del giornalismo è ancora del tutto impreparato a questa richiesta. Ho sentito redattori che ancora ritenevano le redazioni oasi immacolate dove si scrive ancora solo per amore della verità, senza condizionamento alcuno da parte di poteri economici e politici. Un’utopia!
Uno speaker davvero meritevole è stato senza ombra di dubbio Rosa Giuffrè, esperta di social e… buone maniere. Coinvolgente e molto interessate!
Ho conclusa la giornata ascoltando Francesca Anzalone parlare del suo ultimo manuale dedicato agli uffici stampa digitali. Anche in questo caso, la presentazione è stata molto coinvolgente e, soprattutto mirata a consigli pratici. Inutile dire che sono tornata a casa carica di tanti libri nuovi da studiare!